In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore monopattino a motore a scoppio per le proprie esigenze.
Il monopattino a motore è una delle soluzioni più utili e divertenti per superare i problemi causati dal traffico cittadino, o per regalarsi una piacevole passeggiata fuori porta, soprattutto quando il tempo è mite. Un mezzo che è possibile trasportare in auto e poi usare per viaggiare. Un veicolo dotato di un motore a scoppio, alimentato a benzina, con un’autonomia maggiore dei veicoli a trazione elettrica, e in grado di raggiungere velocità di crociera più elevate.
Se è stato omologato, il monopattino a motore può circolare tranquillamente in strada, nel rispetto delle norme che regolano le località che attraversa, dai piccoli centri abitati ai viottoli di campagna, e delle regole generali del Codice della Strada per quello che riguarda la circolazione dei ciclomotori.
Ovviamente alcuni modelli sono più indicati ad attraversare i centri storici, e le zone a traffico limitato, mentre ce ne sono altri che possono consentirti anche una piccola escursione fuori porta.
Essendo alimentato a benzina, tra l’altro, puoi rifornire il serbatoio del tuo monopattino a motore presso un qualsiasi distributore, e proseguire il viaggio senza cercare una colonnina elettrica, e aspettare il tempo della ricarica della batteria.
Come Funziona un Monopattino a Motore a Scoppio
Il funzionamento di un monopattino a motore ha molti punti in comune con il sistema che gestisce la mobilità di un ciclomotore. Le differenze più evidenti sono nella dimensione delle ruote, che nel monopattino sono più piccole, nella facilità di trasporto, visto che il monopattino può essere richiuso su se stesso e riposto nel bagagliaio, e nel peso che è meno della metà. Poi è diversa anche la forma, dal telaio, al sellino, al manubrio, ma come funzionamento si basa sullo stesso principio.
Quindi su questo monopattino è stato montato un motore a scoppio, alimentato a benzina, con un carburatore gestito da un acceleratore a manopola, generalmente montato a manubrio, come nel ciclomotore. Poi c’è anche un sistema di trasmissione che fa girare una delle ruote. E ci sono anche i freni, che sono gestiti dalle leve a manubrio, oppure da un pedale montato sulla predella. Il manubrio è simile a quello di un monopattino elettrico e il sellino è in cima ad un’asta telescopica regolabile, e non mancano le luci d gli stop. Diamo un’occhiata alle prerogative fondamentali.
Un monopattino a motore si distingue da un monopattino elettrico perché il suo motore è più pesante, invece della batteria ha un serbatoio per la benzina, ed ha un’autonomia, e una velocità di crociera, più elevate. Infatti questi mezzi possono viaggiare senza rabbocchi anche per 35 chilometri, e raggiungere velocità di 65 km/h. Ovviamente queste prestazioni dipendono dalla potenza del motore e, di conseguenza, dalla cilindrata.
Altra caratteristica da considerare è l’omologazione a circolare su strada, oltre che l’età minima e gli altri requisiti per poterlo guidare. Tutte prerogative da tenere in considerazione, quando si decide di acquistare un monopattino a motore, compreso, anzi partendo soprattutto dall’uso che ne vuoi fare.
Come Scegliere un Monopattino a Motore a Scoppio
Vediamo come scegliere un monopattino a motore.
Quando guardi un monopattino a motore la prima cosa da tenere in considerazione sono le sue caratteristiche fondamentali, e solo dopo scendere nel dettaglio. Quindi devi iniziare a valutare la sua dimensione, l’autonomia, la velocità, il peso massimo supportato, e poi controllare di conseguenza gli altri aspetti.
La dimensione di un monopattino a motore
La dimensione di un monopattino a motore è un dato fondamentale per decidere se acquistarlo o no. Un monopattino troppo grande finisce col perdere una dote basilare, che è quella della maneggevolezza, e della facilità di trasportarlo su un autobus o in auto. E anche in casa, quando non lo usi, se è grande può risultare troppo ingombrante.
Di contro spesso le dimensioni più sostenute corrispondono ad una maggiore robustezza del mezzo, e se intendessi usarlo anche per fare dei percorsi alternativi o delle lunghe passeggiate, potrebbe risultare più comodo e confortevole.
In questo caso, a parte il peso che quasi sicuramente è maggiore di un mezzo più contenuto, quello che conta è la facilità di smontare sia la sella con l’asta di sostegno, che il manubrio, in modo di ridurre il suo volume ad un ingombro più compatto, e più facilmente gestibile per il trasporto.
Autonomia di un monopattino a motore
Mediamente un monopattino a motore è in grado di percorrere tra i 30 e i 40 chilometri, a seconda della potenza del motore e della capienza del suo serbatoio. Ovviamente, per mantenere il suo peso entro i limiti della semplicità di trasporto, sia l’una che l’altra hanno capacità ridotte, ma sono comunque sufficienti a permettere ad un mezzo del genere di stare su strada almeno il doppio del tempo del suo cugino alimentato a batteria.
Ma non è l’unica differenza che lo distingue dal modello elettrico, perché è sufficiente incrociare per strada un distributore di benzina, rimpinguare il serbatoio e proseguire il viaggio con una breve fermata, piuttosto che con una sosta prolungata, indispensabile per ricaricare gli accumulatori elettrici. Certo l’autonomia, soprattutto nei mezzi più leggeri, dipende anche dal peso del conducente, ma, anche in questo caso, a indirizzare la scelta è l’uso che ne devi fare, e con quanta frequenza, quando vai in giro, riesci a ripristinare il pieno.
Velocità di un monopattino a motore
La velocità di un monopattino a motore spesso è omologata a quella di un ciclomotore, e ovviamente dipende dalla potenza del motore e dalla sua capacità strutturale di supportarla. Nel caso infatti di velocità elevate, e parliamo dei 65 km/h, cambiano radicalmente tante cose, dal tipo di ruote, alla potenza dei freni, alla presenza di un paio di ammortizzatori efficienti, ad una cilindrata più performante, una struttura più robusta, un serbatoio più capiente. E migliorano anche una serie di accessori come gli indicatori di frenata, un tachimetro contachilometri efficiente, una trasmissione affidabile, sistema di accensione e spegnimento del motore, una gestione da smartphone tramite un applicativo adeguato, un carburatore più sofisticato e dei comandi a manubrio capaci di una gestione del mezzo immediata e totale.
Infine, un’omologazione del mezzo nel rispetto delle norme di sicurezza stabilite dalla Comunità Europea. Insomma si passa da un mezzo di locomozione da assimilare ad un monopattino elettrico, con una velocità massima che non supera i 12 o 15 km/h, ad un motociclo vero e proprio, sia pure con la forma e le caratteristiche di un monopattino, che raggiunge e supera i 65 km/h.
Il peso massimo del conducente di un monopattino a motore
Il peso massimo del conducente di un monopattino a motore è un dato che deve essere obbligatoriamente dichiarato nel libretto del mezzo, insieme alle altre caratteristiche tecniche. Non puoi fare a meno di controllarlo, quando scegli un monopattino a motore, perché se vai fuori dai parametri consigliati, data comunque la fragilità del mezzo, rischi di non riuscire a camminarci, o che possa accusare dei malfunzionamenti.
In genere quasi tutti reggono almeno fino ai 100 chili, e molti raggiungono e superano i 140, ma non è mai consigliabile caricarlo al massimo della sua portata dichiarata, quindi è sempre meglio preferire un mezzo che sia in grado di reggere più del peso previsto. Questo perché quando un mezzo è tarato per un certo peso, tutta la sua conformazione è realizzata per sostenere quella stazza, dal motore alle forcelle, dalla pedana alle ruote, dagli ammortizzatori al sellino. Andare oltre quindi metterebbe a rischio la tenuta di tutta la sua struttura, compresa l’incolumità del passeggero. Ora diamo un’occhiata però anche ad altri aspetti, che potremmo definire secondari.
Potenza del motore
Essendo un motore a scoppio, la potenza dipende soprattutto dalla sua cilindrata e dal suo rapporto di compressione. In genere la prima non è mai particolarmente elevata, ma anche qualche decilitro in più o in meno può fare la differenza.
Per quello che riguarda il rapporto di compressione, non essendo comunque un motore da competizione, generalmente è basso, anche per garantire un consumo meno elevato. Invece è molto importante il rapporto tra il peso del mezzo e la potenza del suo motore, perché se è troppo leggero e il propulsore dichiara una potenza elevata, e una velocità finale eccessiva, meglio evitare di acquistarlo, perché potrebbe essere difficoltoso guidarlo in sicurezza.
Facilità d’uso e di guida
Per quanto dotato di un motore a scoppio, il monopattino è e resta un mezzo di trasporto leggero, da utilizzare nel traffico per superare gli ingorghi, o per le passeggiate nei parchi fuori porta. Quindi è fondamentale che sia semplice da guidare e anche molto maneggevole. Quando acquisti un mezzo come questo, devi essere sicuro di poterlo gestire con grande facilità, e senza fare fatica.
Un sedile comodo e regolabile in altezza, un manubrio ergonomico, una pedana capiente e robusta, dei comandi agevoli, sono tutte caratteristiche che rendono più comoda e piacevole la guida. Ma la facilità d’uso riguarda anche il sistema di accensione e spegnimento, il controllo a distanza, e la facilità di montarlo, smontarlo e trasportarlo, soprattutto se il monopattino a motore te lo devi portare spesso in auto, o sui mezzi pubblici.
Dimensione delle ruote
La dimensione delle ruote di un monopattino a motore è determinante sia per la sua stabilità, che per la sua capacità di affrontare dei percorsi parzialmente accidentati. In molti casi, quando un monopattino monta delle ruote più grandi, queste sono anche dotate di copertoni scalpellati, come quelli delle moto da cross, per affrontare meglio terreni di natura diversa dall’asfalto, come terra o sabbia.
In generale più il mezzo è potente più le ruote sono grandi, anche perché, se il monopattino a motore avesse una cilindrata bassa e una velocità ridotta, le ruote troppo grandi e pesanti sarebbero solo un fastidio.